L'ambizione di Giorgia Meloni in Africa: ma la situazione è ben diversa
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Direttore: Alessandro Plateroti

L’ambizione di Giorgia Meloni in Africa: ma la situazione è ben diversa

Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

L’iniziativa di Meloni in Africa incontra ostacoli e critiche. Ecco cosa ne pensa l’associazione One Campaign.

La presentazione del Piano Mattei per l’Africa da parte del governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, ha suscitato grande interesse e aspettative, ma anche non poche perplessità. Questo progetto, ispirato alla figura di Enrico Mattei, fondatore dell’ENI e pioniere di una politica energetica indipendente, mira a rafforzare il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo e in Africa, focalizzandosi su energia e migrazioni.

La penna del Piano Mattei è sempre stata in mano a Giorgia Meloni“, ha dichiarato Martina Nuti di One Campaign a Today.it. Nuti sottolineando ha sottolineato: “Le parole sono state belle, ma mancano le azioni concrete e i fondi, che non sono nuovi“.

Giorgia Meloni
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Meloni e il piano per l’Africa: le incognite del finanziamento

Durante l’ultima Conferenza Italia-Africa, che ha visto una partecipazione massiccia con 46 capi di governo africani, nonché organizzazioni internazionali e istituzioni finanziarie, il posizionamento dell’Italia e di Meloni sembra essersi rafforzato.

Tuttavia, l’assenza di azioni concrete e di fondi nuovi solleva dubbi sulla reale consistenza del Piano Mattei. Nonostante l’annuncio di una dotazione iniziale di oltre 5,5 miliardi di euro, provenienti in parte dal Fondo italiano per il clima e dalla cooperazione allo sviluppo, questi fondi non rappresentano nuovi stanziamenti, ma una riallocazione di risorse già esistenti.

Per aumentare le disponibilità economiche del Piano, secondo Nuti, si potrebbero esplorare altre vie: “Ci sono altri fondi disponibili, ad esempio provenienti dalla Banca mondiale o altre banche multilaterali di sviluppo. Ma sono istituzioni create negli anni ’70 e che rispondono lentamente alle crisi“.

Inoltre, l’apporto delle aziende partecipate dello Stato e del settore privato potrebbe essere decisivo. Tuttavia, resta fondamentale un cambio di approccio che includa un maggior coinvolgimento pubblico e un dialogo aperto con i partner africani, come lamentato dal presidente della Commissione dell’Unione africana, Moussa Faki, per evitare che il Piano Mattei si riduca a una mera “etichetta” per iniziative già in atto.

Le sfide future e le raccomandazioni di One Campaign

Le raccomandazioni inviate da One Campaign al governo Meloni includono il contrasto all’emergenza climatica, la lotta alle disuguaglianze, l’investimento nello sviluppo umano, il riconoscimento della diversità di voci ai tavoli decisionali e il sostegno alla cooperazione internazionale. Questi punti sottolineano la necessità di un impegno più profondo e strutturato, al di là delle dichiarazioni di intenti.

Il successo del Piano Mattei, quindi, dipenderà non solo dalla capacità di mobilitare risorse finanziarie aggiuntive, ma anche dall’implementazione di un approccio più inclusivo e collaborativo. La presidenza italiana del G7 potrebbe rappresentare un’occasione cruciale per rilanciare l’iniziativa, dimostrando che l’Italia può effettivamente fungere da ponte tra l’Europa e l’Africa, promuovendo uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Solo così il Piano Mattei potrà tradursi in azioni concrete, capaci di incidere positivamente sulle dinamiche energetiche, economiche e sociali tra i due continenti.

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ultimo aggiornamento: 3 Febbraio 2024 9:14

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